dai tempi di ladygolpe alla attualità dei landotrepalle…

Chi dei paracadutisti e dei sabotatori dell’epoca, anni ’70 ed ’80, ha conosciuto “Clint” non ha potuto che riconoscere in lui il simbolo della bellezza militare, dell’uomo parà, dell’esempio di capacità operative e doti umane in cui identificarsi. Clint era il soprannome di Franco Monticone, esperto ufficiale con incarichi di prestigio sia in Folgore che nella Difesa, lo stesso che fu eretto alla ribalta delle cronache come amante suddito di ladygolpe la quale unitamente al marito ne movimentò una notevole somma di denaro, intorno al miliardo di lire, e coinvolgendolo in una sorta di presunto golpe con richiami all’eversione di destra tra il viterbese ed il veronese e morti disseppelliti.

Ricordo bene quel periodo ma soprattutto la mia memoria risale al 1986-1988 quando personaggi come ladygolpe circumnavigavano gli ambienti militari dei paracadutisti sia perchè sposate con dei militari, sia perchè i duri e puri parà rappresentavano dei validi amanti nell’immaginario prurigginoso femminile di alcune donne più libertine. Vi erano inoltre le soldatesse americane e le mogli dei militari di Camp Darby che abitavano alle palazzine ubicate nei pressi della caserma Pisacanane e del comando brigata Folgore oppure all’ardenza non lontano dalla caserma Vannucci, con le quali alcuni momenti trasgressivi qualche ufficiale e sottufficiale ha potuto viverli senza particolari vergogne, diversamente dalla moralità italiana che invece spingeva alla clandestinità oppure alla discrezione di un noto suttufficiale che in futuro aprì poi un club di scambisti quando i tempi furono maturi per farlo.

Paracadutisti, sabotatori, carabinieri, poliziotti, magistrati erano e sono esseri umani con le loro dinamiche relazionali, con le frustrazioni dei confini del ruolo pubblico contro i desideri di una sessualità libertina e trasgressiva che esisteva e si manifestava in più modi, specialmente nel circuito del riservato che come tale non poteva cedere a situazioni che avrebbero potuto trasformarsi in una fonte estorsiva. Per questo al netto delle americane e della classiche folgorine del periodo, vi era un sottobosco di incontri durante i quali si sviluppavano delle derive relazionali con geometrie matrimoniali asimettriche ed occhi di mariti attenti ad apprezzare la giovane moglie in missionaria, o il transessuale coltivato come fonte confidenziale da affittare agli ultratrasgressivi oppure, si diceva, le mogli dei sottufficiali pronte a garantire ai mariti transiti ai servizi o in missioni ben pagate con visite amicali ai comandanti ma, si sà, il comando è piccolo e la gente mormora.

Intorno a tutto ciò non mancavano le riunioni nostalgiche del ventennio e quelle più fomentate da rigurgiti golpisti proposti da coloro i quali si erano arruolati tra gli anni ’50 e ’60, i quali portavano dentro il pieno desiderio del cambiamento degli assetti istituzionali anche perchè non solo erano generazionalmente parte di moti in essere quanto operatori di elevata qualità con esperienze ai servizi segreti gestiti in quel periodo da personaggi particolarmente esposti a destra e condizionati dalle gelliane rinascite. Senza dimenticare che il caso ladygolpe esplose mentre altre terribili esplosioni stavano destabilizzando il Paese tra il ’92 ed il ’93 per cui ben ricordo il clima da golpe che effettivamente vigeva nelle stesse istituzioni, oltre a chi fu arrestato proprio per tentativi del genere, dal golpe di saxa rubra alla disattivazione di smagliature in uniforme.

Non era un gioco e probabilmente anche l’attuale rinascita di ladygolpe non lo è, certamente non per lei, ormai attempata ma sempre al pezzo, simile al periodo in cui il presidio militare livornese l’accolse in un paio di occasioni.

Che cosa sta accadenco quindi alla data attuale, ci chiediamo, nella quale un esperto ufficiale dei carabinieri si proietta a livello di Landotrepalle, tanto da ritenere tutti noi incredibile il fatto che sia stato così poco accorto nel rendersi vulnerabile nell’inviare proposte di sudditanza sessuale in favore della ladygolpe di un tempo, al netto del giusto diritto di ognuno di vivere le proprie passioni ma, certamente, i livelli d’influenza sono diversi anche se apparentemente ribaltati nel momento in cui si perdono le vesti, ora invece stracciate pubblicamente in televisione.

Un crollo psichico da stress è sempre possibile in ognuno di noi, manifestandone le complicanze sotto varie forme ove la frustrazione generalmente spinge alla perversione ma, un alto ufficiale del genere, si presume che sia non solo capace di controllarsi ma anche tutelato dal sistema in cui lavora proprio per non esporre il risultato del suo lavoro a nessuna forma di delegittimazione e quindi non soltanto lui. A meno che fossero già note agli addetti ai lavori del riservato le riservate passioni del colonnello, già inviso ad un generale non sardo ma moro anche lui, non lontanissimo dagli ambienti veronesi dell’epoca e ben consapevole del valore testimoniale all’interno di una indagine come la strage di piazza della Loggia e dell’eversione nera latu sensu, anche se proveniente da una persona screditata perchè già condannata per calunnia, ma il moro generale ha esperienza influenza e strumenti per misurare la febbre alla situazione ed eventualmente sfruttare i calori del colonnello veri o presunti che siano.

Questa è la nostra amata Italia, amante perenne con gli amanti dentro gli armadi dei segreti da aprire e chiudere, ove non girare contro il muro, alla bisogna di un sistema che del segreto ha fatto potere.

Mi auguro che il colonnello possa equilibrare gli eventi, nel rispetto del suo ruolo pubblico e del suo privato ma, soprattutto, ritengo utile imparare anche da questa lezione che la realtà umana è parte di quei fatti grandi sui quali si tende a mettere un velo di moralità per scudarli dalla debolezza che talvolta li generano o li camuffano, utili comunque a tutti tra carriere e vantaggi, meno che alle vittime ed ai loro parenti superstiti, costretti in questo caso a vergognarsi loro stessi per aver coinvolto la memoria dei propri cari nel balordo intimo di una inchiesta che ha perso il valore di indagine giudiziaria…

F.